Politica forestale

L’organizzazione forestale della Tropical Bois è una delle più importanti della Costa d’Avorio, forte di 17 trattori forestali, 23 camion portatronchi, 2 mezzi ribassati per trasporto trattori, 25 automezzi di appoggio e intervento.

Oggi la Tropical Bois opera su un totale di circa 425.000 ettari di concessioni, di cui circa 255.000 direttamente e 170.000 ettari in partenariato con attributari locali.

Collabora inoltre con scambi di tronchi e assistenza tecnica con altre segherie locali, che controllano un totale di circa 200.000 ettari aggiuntivi.

Il settore forestale della Tropical Bois impiega circa 150 dipendenti, reclutati nell’area rurale.

Sin dal 1995 (anno di entrata in vigore della riforma forestale che attribuì le concessioni alle aziende del legno), Tropical Bois si è imposta delle regole particolari riguardo agli abbattimenti, in modo da minimizzarne l’impatto sulla foresta e permettere una gestione durevole del patrimonio boschivo.

Tropical Bois abbatte meno del 50% delle quote di abbattimento annuali a lei concesse, al fine di permettere al massimo possibile la crescita naturale degli alberi e quindi la durata autonoma delle foreste.

Per ogni essenza, si è imposta un limite minimo di diametro, per gli alberi da abbattere, superiore a quello minimo consentito dai regolamenti forestali, in modo da lasciar crescere gli alberi più giovani e vitali, e ottimizzare la resa dei tronchi abbattuti.

Queste misure sono onerose a causa del costo fisso importante costituito dalle tasse da pagare annualmente sulle concessioni.

Altre aziende, che da sempre tagliano tutto il volume consentito dalla legge (a volte anche di più), e abbattono alberi anche di diametri molto piccoli, hanno sicuramente dei costi inferiori per metro cubo di legname abbattuto, però contribuiscono irrimediabilmente al depauperamento delle risorse forestali del Paese.

La politica forestale della TB, insieme a una particolare attenzione al rimboschimento, costituisce il massimo oggi praticabile in Costa d’Avorio al fine di una gestione durevole delle foreste ottenute in concessione e della trasparenza riguardo alla provenienza del legname utilizzato.